Onorevoli Colleghi! - È a tutti ben noto il quotidiano tributo di personale sacrificio anche sovente in termini di perdita di vite umane per il quale va il massimo riconoscimento dello Stato e di tutta la collettività nei confronti degli uomini che militano nell'Arma dei carabinieri.
      L'Arma dei carabinieri rappresenta inequivocabilmente, oggi come sempre, un imprescindibile baluardo delle istituzioni democratiche e una garanzia del vivere civile. Alla luce di tali meriti, universalmente riconosciuti senza distinzioni ideologiche o di altra natura, si ritiene doveroso, con la presente proposta di legge, colmare una lacuna legislativa che ingiustamente priva di riconoscimento economico i marescialli dell'Arma dei carabinieri cessati dal servizio per inabilità permanente ai sensi della legge 24 gennaio 1986, n. 17.
      La previsione di un assegno una tantum al riguardo costituisce il minimo che lo Stato possa fare per chi lo ha servito decorosamente fino alla perdita della salute e dell'idoneità al servizio.
      Minimo è anche l'impegno finanziario richiesto, atteso che gli aventi diritto non superano in media le due o tre unità per provincia.

 

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